Un reparto in fiera da 500 posti, non può diventare lo specchietto per le allodole di una disputa politica della Regione contro la Protezione civile nazionale fatta di accuse e rimpalli di responsabilità irresponsabili.
Il reparto sarebbe molto utile solo a certe condizioni, molto difficili da realizzare. Il grande reparto di terapia intensiva accoglie solo intubati positivi, ma deve diventare un luogo pulito per gli operatori. O meglio, per operatori puliti. Chiudiamo le piccolissime terapie intensive da 4 o 5 letti e mandiamo il personale a lavorare in fiera. Solo staff sanitario negativo. I livelli di positività dei sanitari rende molto complicato questo passaggio, dato l’alto numero di positivi asintomatici e con tampone negativo oggi, ma che in realtà stanno incubando; Ad ospedale pronto tra 7 giorni e loro assunti tra 8, avremmo medici ed infermieri positivi nei giorni a venire. Mettiamo in atto delle procedure di ingresso e di uscita ferree, con percorsi codificati; inoltre serve il materiale di protezione necessario a far sì che nessun sanitario si infetti e la formazione per il rispetto delle norme di protezione del personale. L’obiettivo è il rigido rispetto delle norme di sicurezza, come avvenne nei migliori esempi di gestione dei reparti ebola, non certo quelli per cui lavorò a suo tempo Bertolaso in Africa. Ogni sanitario che dovesse risultare positivo sarebbe allontanato dal reparto. Tale strategia, in tempi di gravi carenze di materiale di protezione pone un problema etico nei confronti degli altri sanitari che lavorano oggi senza protezioni adeguate dal punto di vista qualitativo e quantitativo. Inoltre il sistema per funzionare, almeno nei primi giorni, richiederebbe un alto numero di tamponi per il personale sanitario, in netta controtendenza con le ultime raccomandazioni di regione sul testing al personale sanitario. Bertolaso e Fontana spieghino in maniera chiara se sono questi i presupposti per fare il grande reparto e come intendano realizzarlo. Ci spieghino anche come vogliono far arrivare in fiera ossigeno ed aria compressa. Altrimenti sono solo chiacchiere e distintivo.