Michele Usuelli, consigliere regionale di Più Europa risponde a Fabrizio Cecchetti che questa mattina ha attaccato il candidato di Più Europa/PD Carlo Cottarelli.
“La esplosione del COVID in Lombardia ha anche responsabilità politiche precise:
1) da decenni prevenzione, sorveglianza epidemiologica, medicina di territorio, epidemiologia sono state considerate dalla destra lombarda discipline mediche da sfigati.
2) per settimane Fontana ha ripetuto anche, in Aula, che “fare il test non serve, tanto se sei negativo potresti contagiarti un minuto dopo”. A differenza di altre regioni, anche governate dalla destra si è perso tempo sulla messa a terra dei sistemi diagnostici, quasi a dire, meno test facciamo, meno positivi abbiamo, miglior figura facciamo.
3) i protocolli di regione Lombardia prevedevano inizialmente (differendo in maniera incomprensibile da quelli nazionali) che in PS si facesse il tampone solo ai sintomatici così gravi da meritare il ricovero, mandando a casa non testati i casi positivi, liberi di moltiplicare le catene di contagio.
4) Diversamente da altre regioni, in Lombardia non si è avuto il coraggio di creare in autonomia alcuna zona rossa.
L’elenco delle manchevolezze sarebbe lungo, ma l’aspetto più grave della inadeguatezza leghista è stato innanzitutto culturale: i lunghi anni di svilimento del ruolo del medico di medicina generale e la mancata costruzione di legami tra essi e gli ospedali, hanno reso l’esercito sanitario lombardo pieno di generali, ma senza soldati semplici: il modo ideale per perdere ogni battaglia. E mi pare che da questa tragica esperienza abbiano imparato poco. Un minimo di sobrietà in più non guasterebbe.