REGIONE LOMBARDIA, RESPINTA MOZIONE DI CENSURA CONTRO LA RUSSA. USUELLI: IL FASCISMO NON È SOLO NEI GESTI, MA NEI COMPORTAMENTI DI QUESTI ANNI, MA LA VERA CENSURA È NEI CONFRONTI DI FONTANA E MORATTI CHE LITIGANO SUI MEDIA E IGNORANO L’AULA
Questa mattina il Consiglio regionale della Lombardia ha respinto la mozione di censura presentata dalle forze di minoranza nei confronti di Romano la Russa per il noto episodio del saluto romano messo in atto da La Russa ai funerali del cognato.
Michele Usuelli, Consigliere regionale di +Europa e firmatario della mozione, intervenendo in Aula ha dichiarato:
“Ho sottoscritto la mozione, perché il comportamento dell’assessore la Russa è stato esecrabile, ma voglio ricordare a tutti noi che non sono tanto i gesti quanto i comportamenti di questa maggioranza che devono farci paura. In questi anni in Regione ho visto più volte comportamenti fascisti: penso a quando l’ex collega Sardone ha proposto, con atteggiamento palesemente razzista, il censimento delle persone presenti nei campi Rom o quando la stessa Sardone, insieme al collega Bastoni, si è permessa di utilizzare i pacchi del banco alimentare, donandoli, con logo del partito ben in evidenza, ai soli italiani del suo collegio elettorale; o, ancora, quando l’ex assessore De Corato ha glorificato l’operazione “scuole sicure”, ideata dal ministro Salvini, che ha comportato l’ingresso dei cani antidroga nelle aule scolastiche e la criminalizzazione di migliaia di ragazzi. Solo pochi giorni fa ho incontrato La Russa in una trasmissione televisiva e il suo esordio, ben più grave di un saluto romano, è stato quello di proporre l’eliminazione della visita ginecologica per le donne migranti salvate nel mediterraneo (come se le violenze nei lager libici fossero un fatto irrilevante) sostituendola con la radiografia del polso per accertare l’età anagrafica di tutte le persone che arrivano nel nostro Paese. Questo è fascismo e su questi comportamenti continueremo vigilare.”
In dichiarazione di voto Usuelli ha aggiunto: “ in apertura dei lavori ho chiesto che il Presidente Fontana venisse a riferire in Aula sullo stato delle deleghe sanitarie in Lombardia, stanti le parole che ha espresso nei giorni scorsi e la diatriba che, da settimane, lo oppone alla sua Vicepresidente e Assessore alla Sanità. Naturalmente non ho avuto risposta. Oggi censuriamo La Russa per il suo gesto inopportuno, ma la vera censura è nei confronti dei vertici della Giunta regionale, dai quali non viene neppure una parola chiara su chi stia governando, in questo momento, la sanità regionale”.