Usuelli/Più Europa – Radicali: “Oggi ore 18:30 Piazza della Scala parteciperò al Presidio del Comitato No CPR No Lager. Dall’apertura di via Corelli preannuncio visite ispettive ripetute.”
La Legge Minniti/Orlando del 2017 prevede l’istituzione di un Centro Permanente per i Rimpatri (CPR) in ogni regione, in sostanziale continuità con la legge Turco/Napolitano del 1998 e con la legge Bossi Fini nel 2002 che istituivano i CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione). Recentemente la Senatrice Liliana SEGRE, in visita al Consiglio regionale della Lombardia ci ha ricordato di essere “finita in prigione per la colpa di essere nata, ebrea.”. Reclusa, quindi, senza aver commesso alcun reato, esattamente come nel caso del “reato” di clandestinità. Peraltro la detenzione amministrativa è addirittura peggiore di quella penale, anche se chi la subisce non è accusato di un reato, bensì della sola responsabilità amministrativa di essere privo di un valido titolo di soggiorno: non sono garantiti i diritti riservati ai detenuti penali, come ad esempio quelli alle visite e dei colloqui con i legali; non è prevista alcuna attività di formazione. Può essere recluso chi ha il permesso di soggiorno scaduto, chi è arrivato in Italia da irregolare e ha fatto perdere le sue tracce o, ancora, non è riuscito a ottenere una forma di protezione, anche se nel frattempo è ben integrato in Italia. Non tutti i migranti irregolari possono essere rimpatriati: affinché ciò sia possibile è indispensabile che il Paese d’origine di un immigrato lo riconosca come suo cittadino. L’Italia ha stretto a questo proposito accordi con la Tunisia, l’Egitto, il Marocco e la Nigeria, ma non con altri stati dell’Africa sub-sahariana da dove proviene la maggior parte dei migranti. Se non possono essere rimpatriati come si può detenerli in un centro per il rimpatrio? Marco Pannella insegnava che dove è strage di diritto c’è strage di democrazia e strage di vite umane. E’ appena accaduto a Gradisca di Isonzo con l’uccisione di un cittadino georgiano. Lo ha raccontato dopo una ispezione il Deputato Riccardo Magi: un nuovo caso CUCCHI? Chissà, è aperta una indagine, ma i testimoni rimpatriati in tutta fretta. NON VOGLIAMO CHE CIO’ ACCADA A MILANO. DI CERTO ALLA APERTURA DEL CPR DI VIA CORELLI ESERCITERO’ LE MIE PREROGATIVE DA CONSIGLIERE REGIONALE PER ISPEZIONI RIPETUTE.