DA FERMI NESSUNA RISPOSTA ALLA RICHIESTA DI USUELLI E CARRETTA DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE PER DISCUTERE DELLE CONSEGUENZE DELLA CRISI DI GOVERNO SUI CONTI DELLA REGIONE.

DOMANI ALLE 9.30 PRESIDIO DAVANTI AL PIRELLONE

Nessuna risposta da parte del Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi  alla richiesta, presentata giovedì scorso dai consiglieri regionali Niccolò Carretta (Azione) e Michele Usuelli (+Europa/Radicali) di dedicare uno spazio di confronto in Aula, alla presenza della Presidente Attilio Fontana e della sua Giunta, per consentire alle forze politiche di esprimere le proprie valutazioni sulla grave situazione politica che coinvolge anche Regione Lombardia.

La crisi di Governo che si è innescata in queste ore rischia infatti di avere degli effetti devastanti sul tessuto sociale e produttivo del territorio lombardo e comporta implicazioni politiche di cruciale rilevanza e delicatezza. Domani inizierà una discussione importante sull’assestamento di bilancio, senza tenere in alcun conto dei possibili effetti di quanto sta accadendo. Per questo +Europa e Azione, con l’adesione di Radicali Italiani, hanno organizzato un presidio per le 9.30 di domattina davanti a Palazzo Pirelli, in via Filzi 22.

“A causa della folle crisi di Matteo Salvini, Giuseppe Conte e Silvio Berlusconi”, affermano Usuelli e Carretta, “ rischiamo di giocarci molto di più della figura autorevole di Mario Draghi. Questo è un momento cruciale per lavorare con responsabilità e serietà e non dissipare i quasi 10 miliardi di fondi del PNRR destinati alla Lombardia: sono risorse indispensabili per il lavoro, per la sanità, per la casa, per i trasporti, per la ricerca, per la transizione ecologica e digitale. Non possiamo assistere in silenzio a quanto sta avvenendo: è urgente ed opportuno che il “Parlamento della Lombardia” avvii un dibattito d’Aula prima della sessione di bilancio regionale. Il silenzio del Presidente del Consiglio ci impone di chiamare a raccolta i cittadini con l’obiettivo di incalzare la maggioranza sulla necessità di un confronto consiliare. Far finta di niente, per non compromettere la campagna elettorale della maggioranza, sarebbe l’ennesima scelta irresponsabile. Ci auguriamo che la Presidenza non vogli avallarla”.