I 4 miliardi di Moratti per la sanità sono in realtà meno di un terzo. La pubblicità ingannevole di Regione Lombardia


Comunicato di Michele Usuelli, consigliere regionale di +Europa-Radicali.“Solo un paio di settimane fa la Vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti annunciava tra squilli di tromba, in Commissione Sanità e in conferenza stampa, uno stanziamento record di 4 miliardi di euro destinati agli investimenti in campo sanitario. Purtroppo però, da una lettura attenta delle delibere che dovrebbero definire tale stanziamento, emerge l’amara verità: solo 1,3 miliardi sono certi (derivano dal famoso Art. 20 della legge finanziaria 1988!),  mentre gli importi restanti rappresentano solo  previsioni- probabilità-possibilità, tutte da confermare, al punto che in un comma della delibera 4385  si legge che  “gli importi indicati nel presente provvedimento non costituiscono alcuna assegnazione di finanziamento e pertanto non sono vincolanti perla successiva ammissione da parte della Giunta regionale.”  Naturalmente l’effetto annuncio si ripercuote anche sulla delibera 4386 che dovrebbe determinare gli investimenti sanitari per il 2021, 150 milioni secondo la propaganda dell’Assessore, ma solo 40 se si guarda la tabella degli stanziamenti, per altro ripartiti secondo il criterio discutibile del finanziamento a pioggia in base al numero di letti.L’atteggiamento arrogante che la Giunta Fontana ostenta da mesi, a dispetto di tutti gli errori compiuti e  senza  mostrare il minimo segno di autocritica, non poteva che portare a questo: per nascondere il disastro si annunciano investimenti senza alcuna certezza che siano finanziabili e ci si pavoneggia con cifre inesistenti. Intanto non c’è più traccia del nuovo Piano Socio Sanitario, scaduto nel 2014, si ipotizzano nuovi rinvii per la riforma della pessima legge 23 e quest’anno non è stata neppure approvata nella forma consueta la cosiddetta “Delibera delle regole” con la quale la  Giunta cercava negli anni  scorsi di compensare l’assenza di programmazione, tutto sullo sfondo della disastrosa campagna vaccinale gestita da ARIA S.P.A.”