COMMISSIONE COVID: NESSUNA FUGA DI NOTIZIE, MA FUGA DALLE PROPRIE RESPONSABILITÀ DA PARTE DELLA MAGGIORANZA

Nella giornata di ieri si è tenuta l’ultima seduta della Commissione d’inchiesta covid in Regione Lombardia. Nel corso dei lavori sono state discusse e votate due diverse relazioni, una facente capo alla maggioranza e l’altra alle opposizioni che hanno trovato l’accordo su un testo condiviso. Sull’esito dei lavori della commissione e sulle polemiche seguite alla pubblicazione su alcuni organi di stampa delle relazioni conclusive, prima che venisse tolta la secretazione, il Consigliere di +Europa/Radicali Michele Usuelli ha dichiarato:

“Oggi la Lega parla di una “fuga di notizie” in merito alla diffusione del testo della relazione che i partiti di maggioranza hanno presentato al termine dei lavori della Commissione d’Inchiesta COVID-19 e annuncia un esposto in procura.

Credo sia più giusto parlare di una “fuga dalle proprie responsabilità”: la Commissione d’inchiesta del Consiglio Regionale della Lombardia rappresenta un unicum per le assemblee elettive delle democrazie occidentali. Abbiamo lavorato per mesi, seguendo le audizioni di politici e di esperti. Al termine di questo lungo lavoro maggioranza e opposizioni hanno presentato le rispettive relazioni.

Che senso ha opporci alla trasparenza di tali documenti? I cittadini lombardi hanno tutto il diritto di sapere ciò che i politici da loro eletti hanno detto e scritto in merito alla gestione dell’emergenza COVID-19 nei primi mesi del 2020. Soltanto la massima trasparenza permette una valutazione adeguata del lavoro svolto. Chiediamo la pubblicazione delle relazioni dei partiti e dei verbali dei politici auditi.

Dalle opposizioni, nel frattempo, un segnale positivo: abbiamo lavorato bene ed ottenuto una relazione unitaria, eliminando alcuni passaggi scomposti e fuori tema del M5S.

In Aula presenterò un ordine del giorno per ribadire un dato di fatto: le responsabilità su alcune scelte sbagliate fatte nei primi mesi di pandemia non sono da ricercare soltanto nella pessima Giunta regionale guidata dal Presidente Fontana, ma anche nelle decisioni prese dall’esecutivo dell’epoca, guidato da Giuseppe Conte.”