ILLEGALI LE DELIBERE DI NOMINA DEI DIRETTORI GENERALI DI ATS E ASST.

Michele Usuelli (+Europa/Radicali): mancano i principali requisiti richiesti dalla legge; domani mozione in Consiglio regionale per il ripristino della legalità.

Appaiono sconcertanti i risultati emersi da un lavoro di tesi  di laurea presentato presso il Politecnico di Milano nei primi mesi del 2022, dal titolo “Analisi dei meccanismi di nomina dei Direttori Generali nelle Aziende sanitarie della Lombardia. Confronto con Toscana, Veneto, Emilia-Romagna”. In questi anni di consiliatura sono 15 gli stage universitari che abbiamo attivato come gruppo consiliare Più Europa, Radicali. Siamo in contatto con quei mondi e crediamo nella potenza di analisi dei giovani.

Dall’elaborato emerge chiaramente come le delibere con cui sono stati nominati i Direttori Generali delle strutture sanitarie del territorio regionale, sia a fine 2018 che nella rotazione di poco meno di un anno fa, siano totalmente carenti nel rispetto dei requisiti che la legge prescrive.

Secondo la Riforma Madia, infatti, all’atto della pubblicazione, le delibere di nomina dei DG devono rispettare tre requisiti fondamentali:   TRASPARENZA, MOTIVAZIONI e OBIETTIVI;  in sintesi le delibere devono contenere adeguate motivazioni sulla scelta del nominato, indicare al nominato obiettivi precisi e facilmente verificabili da raggiungere, garantire la trasparenza della procedura con pubblicazione facilmente accessibile (tanto sul sito regionale quanto sui siti delle singole aziende sanitarie) delle delibere e dei CV dei nominati e dell’intera rosa su cui è stata fatta la scelta.

Analizzando  le delibere pubblicate all’inizio della legislatura e, successivamente, le 8 delibere che nel settembre 2021 hanno determinato una rotazione nei ruoli apicali di ATS e ASST, in tema di rispetto dei requisiti richiesti dalla normativa, il quadro che emerge appare particolarmente preoccupante: motivazioni ed obiettivi quasi assenti o riportati con il copia/incolla e trasparenza molto carente, soprattutto per quanto riguarda la pubblicazione dei CV di candidati e nominati.

Così Michele Usuelli (+Europa/Radicali) primo firmatario di una mozione che chiede alla Giunta l’immediato ripristino della legalità, attraverso la correzione o il ritiro delle delibere prive di requisiti di legge, ha commentato la vicenda:

“l’assenza dei requisiti previsti per la pubblicazione delle delibere di nomina dei DG non è solo un problema formale: spesso le motivazioni non vengono pubblicate perché sono insufficienti a giustificare le nomine, i CV non vengono pubblicati perché non sono adeguati all’incarico da svolgere e gli obiettivi riportati con il copia incolla perché non sono veri obiettivi, ma solo affermazioni generiche per autorizzare la gestione del potere in sanità. Perché questo interessa al centrodestra lombardo: la gestione del potere e la spartizione partitocratica delle caselle di vertice della sanità. Rispettare la legge vorrebbe dire dover rinunciare alle nomine politiche o, quantomeno, dover sacrificare il criterio della fedeltà politica alla competenza, con il rischio di compromettere un sistema di consenso, denaro e potere, sempre più fragile, ma che ancora tiene unita la maggioranza.

Domani chiederemo alla Giunta di ritirare le delibere irregolari e di procedere immediatamente al ripristino della legalità”.