Ho assistito stamane alla conferenza stampa dell’ennesimo nuovo assessore alla sanità di regione Lombardia. CHE PELO SULLO STOMACO!!!!

Una ricostruzione ideologica del dramma della gestione COVID IN Lombardia, indegna della delicatezza del tema e che mostra come il collega medico Bertolaso sia a servizio della retorica becera di destra, più che del benessere dei cittadini Lombardi. Chi come me, dai banchi della opposizione, mentre anche a causa di gravi disservizi migliaia di persone morivano, segnalava in maniera intellettualmente (spero) onesta sia errori del Governo che di Regione, proponendo istanze migliorative concrete, non può assistere in silenzio al giochino vergognoso di chi dice “è stata tutta colpa del governo” tanto quanto di chi dice “è stata tutta colpa di regione.” Bertolaso oggi ha avuto il coraggio di parlare della mancanza di ossigeno e dell’ospedale in Fiera; ricordo le mie proposte di quei giorni a Regione, sviluppate con i massimi esperti del settore che quel dramma lo gestivano con le loro mani: l’ospedale in fiera, concepito come una grande terapia intensiva (togliendo anestesisti e rianimatori degli ospedali lombardi), invece che farne un grande centro per i malati non gravi ma da ricoverare, fu un grave errore. L’ossigeno che mancava, e la mancata attenzione ad acquistare i concentratori di ossigeno (caro Bertolaso, sono quelle macchine che si usano in Africa….), invece che solo bombole di ossigeno, che mancavano. Eravamo lì a criticare, in Aula, solo se avevamo proposte per migliorare le cose: sistematicamente bocciate. Questa regione, unica in Italia, ha cambiato in 5 anni 3 assessori alla sanità e 3 direttori generali della sanità, mentre il presidente Fontana, serafico, continua a dire che va tutto bene. Di Covid si muore ancora e, indipendentemente da quanti siano i sanitari no vax in Lombardia, avallare le scelte del Governo Meloni sul loro reintegro, come ha fatto lei oggi, manda un messaggio di amnistia anti-scientifica e diseducativa; tali soggetti, infatti, oltre ad aver compiuto scelte individuali incompatibili con l’esercizio della professione sanitaria, hanno spesso seminato disinformazione pubblica sui vaccini, elevandosi a “paladini” del popolo No vax, a cui Meloni ha strizzato l’occhio e doveva quindi subito ricompensare. Infine, lei ha oggi affermato che a febbraio 2021 le vaccinazioni stavano a zero. Accadeva in Lombardia, a causa del portale di Regione in cui era impossibile prenotare per un assurdo meccanismo in 2 passaggi che non funzionava. Tutti lo ricordiamo, nonostante il processo di rimozione collettiva in atto. Che continua anche con il suo assessorato. Infine, ma rispetto al resto si tratta di un dettaglio, la sua denuncia: ” Non si risolvono le emergenze con le videoconferenze” risulta grottesco, essendo nel ricordo di noi tutti le videoconferenze giornaliere senza contraddittorio del duo Fontana Gallera. Buon lavoro, ma siamo partiti malissimo. Lombardia merita di meglio.