Legge elettorale regionale: respinta, in Commissione, la richiesta di sottoscrizione delle liste in modalità elettronica. Accolta la modifica sulle modalità di indizione.

Usuelli: maggioranza sorda alle richieste di partecipazione popolare e attenta solo ai propri dissidi interni. In Aula faremo ostruzionismo.

Pochi minuti fa la Commissione Affari Istituzionali del Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la proposta di modifica della legge elettorale, presentata dai Consiglieri della Lega, per avocare alla Giunta la facoltà di indire le elezioni regionali. Respinti, invece, gli emendamenti a prima firma Michele Usuelli per consentire la possibilità di sottoscrivere le liste in modalità elettronica. La maggioranza, citando un parere del Garante della Privacy, ampiamente superato da successivi provvedimenti, si è infatti mostrata chiusa a qualsiasi ipotesi di questo tipo.

Così Usuelli ha commentato l’accaduto. “sul tema della sottoscrizione elettronica, solo in questa legislatura, abbiamo presentato una risoluzione e una mozione, entrambe approvate all’unanimità. Ora la maggioranza, nascondendosi dietro a pareri tecnici del tutto superati, rifiuta qualsiasi dialogo e respinge ogni proposta che possa contribuire ad affrontare la crisi di partecipazione che sta colpendo anche il nostro territorio. Tra l’altro, se le questioni tecniche fossero state insuperabili, la Presidente di Commissione avrebbe dovuto dichiarare gli emendamenti inammissibili, anziché metterli ai voti.  Con lo stesso zelo con cui la maggioranza ha bocciato la sottoscrizione via SPID, gli stessi consiglieri di centrodestra si sono spesi per far approvare la modifica che consente a Fontana di decidere autonomamente (seppure in un lasso di tempo di 90 giorni) quando indire le elezioni. Insomma, le elezioni si faranno quando la maggioranza lo riterrà o, meglio, quando avrà superato i propri dissidi interni. Non è un caso che questa proposta sia comparsa solo dopo gli scontri tra il Presidente e la sua vice e che il tema, in cinque anni, non sia mai stato neppure sfiorato. Questo uso strumentale delle leggi è per noi insopportabile: in Aula, oltre a riproporre gli emendamenti per la sottoscrizione attraverso SPID, faremo ostruzionismo con l’obiettivo di denunciare, con le forze di cui disponiamo, lo scempio a cui stiamo assistendo.”