BOCCIATO – Ordine del Giorno 975 – Emergenza epidemiologica da COVID-19 in Lombardia: Iniziative per monitorare e ridurre il contagio da Coronavirus all’interno degli istituti di detenzione in Lombardia
Durante la seduta del Consiglio regionale destinata ai provvedimenti per contenere la pandemia, abbiamo proposto un atto che mirava a gestire l’emergenza all’interno degli istituti di detenzione, potenziali e pericolosi luoghi di esplosione di contagi e sviluppo di focolai. Abbiamo chiesto alla Giunta, purtroppo senza risultati, di impegnarsi a programmare un piano urgente per mappare la diffusione del contagio all’interno degli istituti di detenzione lombardi, predisponendo l’effettuazione dei tamponi a tutto il personale sanitario, dell’amministrazione e della polizia penitenziaria che presta servizio all’interno delle sezioni detentive e, altresì, alle persone detenute all’interno di sezioni in cui si è registrato almeno un caso positivo. In seguito, abbiamo chiesto un aumento di capacità diagnostica quantitativa, ad allargare progressivamente il tampone ad altre sottocategorie; altresì abbiamo chiesto di verificare, come già disposto dal Comune di Milano, l’eventuale disponibilità di alloggi pubblici attualmente non assegnati e di spazi pubblici non utilizzati affinché vengano provvisoriamente destinati ai detenuti che, secondo disposizioni legislative, potrebbero già lasciare gli istituti di pena qualora vi fosse disponibilità di un domicilio; infine, avevamo chiesto di predisporre un piano per potenziare le risorse umane del sistema sanitario penitenziario, come auspicato anche dai MMG (Medici di Medicina Generale) penitenziari e dagli stessi referenti sanitari regionali, affinché risorse aggiuntive possano essere reclutate dal bando regionale ed inviate all’interno degli istituti di detenzione in Lombardia, anche in ragione del fatto che alcuni medici penitenziari, hanno vinto il bando (meglio pagato) di Regione per emergenza COVID e si sono licenziati dal proprio impiego in carcere senza che si sia potuto procedere a sostituzione.
APPROVATO – Ordine del Giorno 1689 – Bilancio di previsione 2021-2023: Iniziative per favorire l’attuazione delle misure straordinarie in materia di esecuzione penitenziaria connesse all’attuale fase di emergenza sanitaria
Durante la seduta del Consiglio regionale destinata al Bilancio di Previsione (21/23), abbiamo proposto un atto che mirava a gestire l’emergenza pandemica all’interno degli istituti di detenzione: all’interno degli istituti penitenziari la diffusione delle malattie virali, come la malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2, incontra peculiarità strutturali che ne favoriscono la patogenesi, come la ristrettezza degli spazi a disposizione a causa del sovraffollamento e la promiscuità forzata all’interno delle celle e delle sezioni. Abbiamo pertanto impegnato la Giunta a garantire la piena attuazione delle disposizioni del decreto-legge 137/2020 anche attraverso la rapida conclusione dei procedimenti in itinere presso la competente Direzione regionale, nonché di assumere ogni iniziativa utile nei confronti del Governo, anche al fine di incrementare le risorse disponibili con l’obiettivo di ampliare il numero dei beneficiari delle misure previste dalla normativa vigente. Abbiamo chiesto altresì di intercedere presso il Governo, affinché, anche a fronte della situazione pandemica in corso, si riprenda il lavoro interrotto nella scorsa legislatura per avviare una sostanziale riforma dell’ordinamento penitenziario, le cui linee essenziali erano già state definite a seguito dei lavori degli Stati Generali dell’esecuzione penale (2015-2016).
BOCCIATO – Ordine del Giorno 1774 – Bilancio di previsione 2021-2023: Iniziative per potenziare la fornitura di devices agli istituti penitenziari lombardi per lo svolgimento dei colloqui in forma telematica a tutela delle relazioni affettive dei detenuti
Sempre nell’ambito della gestione pandemica il COVID ha insegnato che le videochiamate sono strumento utile anche per svolgere alcune incombenze legate ai processi dei detenuti, rendendo più facili e meno onerosi i colloqui con gli avvocati, ma soprattutto limitano il trasporto dei detenuti in udienza, contribuendo ad ottimizzare il lavoro degli agenti di polizia penitenziaria. L’ordine del giorno, bocciato in questa sessione ma approvato in quella successiva, chiedeva alla Giunta regionale di verificare che in ogni istituto penitenziario sito in territorio regionale, a seguito della pandemia ancora in corso, fossero state stabilmente attivate le modalità di colloquio a distanza in maniera quantitativamente adeguata (via Skype o altre piattaforme), con familiari, affetti, legali e professori, collegamenti per le udienze e colloqui, affinché sia garantito il mantenimento tanto delle relazioni con l’esterno quanto dei percorsi di formazione scolastica intrapresi dai detenuti. Chiedevamo altresì di intraprendere iniziative volte al reperimento e alla distribuzione di devices negli istituti di detenzione, valutando insieme con le amministrazioni penitenziarie e il provveditorato regionale i casi che presentano carenze più urgenti. La Giunta doveva inoltre farsi portavoce presso il Governo e il Ministero della Giustizia della necessità di prevedere interventi di revisione della normativa e delle pratiche vigenti, affinché venga predisposto un rafforzamento del sistema delle prenotazioni telefoniche per i colloqui, un intervento di ristrutturazione e riallestimento per una migliore fruizione delle aree verdi degli istituti, una valutazione sull’aumento di giorni e orari delle visite e, in generale, vengano sviluppati gli aspetti afferenti ai rapporti e all’affettività delle persone private della libertà personale.
APPROVATO – Ordine del Giorno 1814 – Programma di lavoro della Commissione europea – anno 2021: Programmazione di misure atte alla deflazione della popolazione tossicodipendente detenuta nelle carceri lombarde mediante l’impiego di fondi strutturali europei per incentivare l’esecuzione di misure alternative
La misura, presentata nel contesto della sessione speciale sul programma di lavoro della Commissione europea, aveva come obiettivo la diminuzione della popolazione detenuta, in particolar modo di quelle persone che, a causa della propria dipendenza, possono essere considerate incompatibili con un regime di detenzione. Non sono numeri irrilevanti: la percentuale di detenuti classificati come tossicodipendenti si attesta ad oltre il 36% per gli ingressi e il tasso dei presenti è quasi il 28 per cento, in termini assoluti parliamo di quasi 17.000 persone, queste persone avrebbero diritto ad accedere a misure alternative o ad accedere a modelli speciali di trattamento e riabilitazione, più efficaci se svolti all’esterno del carcere. Abbiamo pertanto impegnato la Giunta regionale ad avviare un percorso di programmazione, in concerto con il Comitato di indirizzo e coordinamento in area dipendenze e il tavolo di coordinamento tecnico in area dipendenze istituiti dalla legge regionale 23/2020, che veda l’impiego dei fondi strutturali europei del nuovo programma 2021/2027 per finanziare Programmi organizzativi regionali (POR), atti a intervenire sulla riduzione del sovraffollamento carcerario, che prevedano percorsi alternativi alla detenzione idonei per la gestione dei detenuti con dipendenze.
APPROVATO – Ordine del Giorno 2047 – Assestamento al bilancio 2021-2023: Iniziative per potenziare la fornitura di devices agli istituti penitenziari lombardi per lo svolgimento dei colloqui in forma telematica a tutela delle relazioni affettive dei detenuti e della gestione ordinata delle udienze processuali e colloqui
L’ordine del giorno, ripresentato dopo la bocciatura nella sessione del bilancio precedente e accolto in questa, ha impegnato la Giunta regionale a verificare che in ogni istituto penitenziario sito in territorio regionale, a seguito della pandemia ancora in corso, fossero state stabilmente attivate le modalità di colloquio a distanza in maniera quantitativamente adeguata (via Skype o altre piattaforme), con familiari, affetti, legali e professori, collegamenti per le udienze e colloqui, affinché sia garantito il mantenimento tanto delle relazioni con l’esterno quanto dei percorsi di formazione scolastica intrapresi dai detenuti. Abbiamo chiesto altresì di intraprendere iniziative volte al reperimento e alla distribuzione di devices negli istituti di detenzione, valutando insieme con le amministrazioni penitenziarie e il provveditorato regionale i casi che presentano carenze più urgenti. La Giunta doveva inoltre farsi portavoce presso il Governo e il Ministero della Giustizia della necessità di prevedere interventi di revisione della normativa e delle pratiche vigenti, affinché venga predisposto un rafforzamento del sistema delle prenotazioni telefoniche per i colloqui, un intervento di ristrutturazione e riallestimento per una migliore fruizione delle aree verdi degli istituti, una valutazione sull’aumento di giorni e orari delle visite e, in generale, vengano sviluppati gli aspetti afferenti ai rapporti e all’affettività delle persone private della libertà personale.
APPROVATO – Ordine del Giorno 2049 – Assestamento al bilancio 2021-2023: Iniziative volte a finanziare corsi OSS e ASA per i detenuti che hanno prestato servizio lavorativo nelle infermerie delle carceri lombarde durante la pandemia da COVID-19
L’ordine del giorno, presentato insieme ad un analogo emendamento che specificava la somma da stanziare, è volto a finanziare la formazione professionale in carcere necessaria ai detenuti per conseguire la qualifica di Ausiliario Socio Assistenziale (ASA) o di Operatore Socio Sanitario (OSS). L’accesso al suddetto corso verrebbe garantito innanzitutto alle persone recluse che hanno prestato servizio lavorativo nei reparti Covid e nelle infermerie degli istituti di detenzione lombardi, durante la pandemia in corso. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, infatti, i reparti medici e gli ambulatori penitenziari hanno potuto avvalersi della disponibilità lavorativa dei detenuti che, durante questo periodo, hanno sviluppato, in alcuni casi, competenze di buon livello e dimostrato particolare impegno e dedizione. Se da un lato l’emendamento risponde al principio di premialità, dall’altro l’ampia richiesta nei servizi sociosanitari pubblici e privati di queste figure professionali lo inquadra come iniziativa atta a promuovere il reinserimento e la rieducazione ex art. 27 della Costituzione. Il numero limitato degli accessi al corso, corrispondente alla selezione (operata grazie al lavoro incrociato con il provveditorato, la Direzione Generale Welfare e le direzioni amministrative e penitenziarie lombarde) dei lavoranti nelle infermerie, che in occasione della pandemia, abbiano sviluppato competenze e sensibilità nella gestione sociosanitaria, permette a Regione Lombardia di attivare questo servizio stanziando una somma contenuta, ma in grado di configurare un investimento sanitario di grande efficacia.
BOCCIATO – Ordine del Giorno 1083 – Assestamento al bilancio 2020 – 2022: Riapertura del dialogo con Cassa delle Ammende per implementare strumenti di deflazione carceraria, ridurre il sovraffollamento e migliorare la qualità del lavoro della Polizia Penitenziaria.
La Cassa delle Ammende è un ente pubblico italiano, istituito presso il Ministero della giustizia e dallo stesso vigilato, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, che si occupa di finanziare degli importanti interventi che riguardano, principalmente, i soggetti che abbiano subito condanne penali, i tossicodipendenti, gli alcoldipendenti e gli ambienti detentivi, con l’obiettivo di onorare il principio dettato dall’articolo 27 della Costituzione, in forza del quale le pene devono tendere alla rieducazione del condannato. Ad aprile 2020 Regione Lombardia ha rifiutato 900.000 euro stanziati da Cassa Ammende per l’ampliamento del social housing e così che, attraverso incentivi alla detenzione domiciliare, si riducesse il sovraffollamento e si disinnescasse una possibile bomba a orologeria in termini di contagi da Covid. La motivazione? Quei soldi semmai sarebbero dovuti andare per iniziative rivolte al lavoro della polizia, ma lo statuto di Cassa Ammende non lo prevede. Così una posizione ideologica ha prevalso su uno stanziamento che peraltro avrebbe migliorato anche le condizioni di lavoro degli agenti, grazie alla diminuzione del numero dei detenuti. Quei fondi sono stati recuperati dal provveditorato, che con bando ha sviluppato progetti per 740.000€ con progetti in avvio in autunno. Mancano all’appello 160.000€, che ho provato a recuperare durante l’ultimo Assestamento di Bilancio chiedendo con questo Ordine del Giorno che regione riaprisse un dialogo con Cassa Ammende. Richiesta bocciata, rifiutate decine di migliaia di euro e lasciate le persone in condizioni disumane.
22/7/2020
APPROVATO – Ordine del Giorno 622 – Assestamento al bilancio 2019-2021: screening dell’HCV all’interno degli istituti penitenziari della Lombardia, nonché l’implementazione delle unità di medicina protetta all’interno delle ASST di competenza
Nel 2016 il 4% della popolazione detenuta ha sofferto di disturbi psicotici, l’11% di disturbi d’ansia, il 30% di reazioni di adattamento, il 65% di disturbi di personalità ed il 48% di disturbi legati all’uso di sostanze stupefacenti. L’impatto socio-sanitario dell’epatite C (HCV)sta assumendo nei luoghi a maggiore vulnerabilità, quali carceri e SERD, sempre maggiore rilevanza. L’HCV è una delle cause più frequenti di epatite acuta e cronica, nonché di cirrosi con una forte incidenza di cronicizzazione, che all’interno degli istituti penitenziari, l’eziopatogenesi dell’epatite virale HCV conosce cause strutturali. Abbiamo impegnato la Giunta a impiegare parte dei fondi regionali già stanziati per lo screening e l’eradicazione HCV in favore delle persone detenute e internate negli istituti penitenziari della Lombardia, nonché delle persone afferenti ai SerD, quali due cluster di vulnerabilità a più alta incidenza patologica rispetto al resto della popolazione in condizione di libertà.
Data: 23/7/2019
APPROVATO CON INVITA – Ordine del Giorno 334 – Bilancio di previsione 2019-2021: mantenimento del servizio di guardia medica all’interno di tutte le carceri della Lombardia
Durante le audizioni ai direttori degli istituti penitenziari presso la commissione consiliare sulla situazione carceraria in Lombardia è emerso che nelle carceri del territorio, allo scadere della convenzione il 30 gennaio 2020, non sarà garantita l’assistenza sanitaria a copertura ventiquattro ore, con il rischio che venga così sospeso il servizio di guardia medica interno agli istituti. La soppressione dell’assistenza sanitaria in loco moltiplicherebbe esponenzialmente il numero di traduzioni verso il pronto soccorso, andando a determinare un significativo peggioramento delle condizioni di servizio degli agenti di polizia penitenziaria e della salute dei detenuti. La Giunta è stata pertanto invitata a mantenere invariati i servizi di guardia medica a copertura H24 in tutti gli istituti.
Data: 17/12/2018
APPROVATO CON INVITA – Ordine del Giorno 288 – Bilancio di previsione 2019-2021: implementazione del trattamento delle tossicodipendenze in carcere tramite il potenziamento del SerD
La tossicodipendenza è una condizione dalla gestione complessa in cui convergono tanto problematiche di dipendenza fisica a cui si associano complicazioni di natura clinica dovute a deterioramento organico e a patologie infettive. I dati forniti dal Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria indicano, al mese di novembre 2018, che il numero di detenuti tossicodipendenti presenti nelle carceri lombarde è di 2.798 unità su una popolazione totale di 8.557, significando che il 30,5 per cento della popolazione detenuta in Lombardia è tossicodipendente. Questo Ordine del Giorno impegna la Giunta a promuovere la somministrazione di una terapia sostitutiva agonista agli oppioidi, destinando quindi una parte delle risorse già a disposizione della sanità penitenziaria all’ottimizzazione del percorso riabilitativo del detenuto tossicodipendente al fine di produrre un contenimento della recidiva.
Data: 13/12/2018
APPROVATO CON INVITA – Ordine del Giorno 287 – Bilancio di previsione 2019-2021: implementazione dei servizi trattamentali di salute mentale all’interno delle carceri lombarde tramite il potenziamento dei centri socio-riabilitativi diurni presso le case circondariali di Milano “San Vittore” e Monza e la casa di reclusione di Vigevano
Per sopperire alla mancanza di risorse umane e professionali destinate alla presa in carico e al trattamento del disagio psichico, rispondendo a una situazione emergenziale generatasi all’interno delle sezioni di media sicurezza a seguito della chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), le case circondariali di Milano “San Vittore” e Monza e la casa di reclusione di Vigevano hanno previsto con risorse proprie o provenienti dal Fondo Sociale Europeo l’istituzione di centri socio-riabilitativi diurni. L’ordine del Giorno mira a potenziare gli interventi già predisposti in materia di trattamento dei disagi psichici tramite l’accreditamento presso le ATS di riferimento dei centri socio-riabilitativi presenti all’interno degli istituti di Milano “San Vittore”, Monza e Vigevano, destinando una parte delle risorse a disposizione per la sanità penitenziaria al rinnovo delle buone pratiche che garantiscano continuità programmatica e sostenibilità dei servizi nel medio termine.
Data: 13/12/2018
APPROVATO – Ordine del Giorno 74 – Assestamento al bilancio 2018-2020: accesso al fascicolo sanitario elettronico per i cittadini ristretti nelle strutture penitenziarie del territorio regionale
Questo Ordine del Giorno, votato nella seduta dedicata all’assestamento di bilancio 2018/2020, impegna la Giunta a rendere effettivo l’accesso al Fascicolo sanitario elettronico (FSE) per i cittadini ristretti nelle strutture penitenziarie del territorio regionale; ad aprire un confronto con le Regioni e il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (DAP) per valutare l’esportazione del progetto FSE in tutti gli istituti penitenziari presenti sul territorio nazionale con software compatibili. Il FSE è in sperimentazione in tre istituti penitenziari sul territorio regionale (Pavia, Bollate e Bergamo) e l’introduzione del FSE ha rappresentato una positiva innovazione che ha consentito ai cittadini residenti in Lombardia di accedere alla propria documentazione sanitaria in modo agile, gratuito e immediato, e ha permesso altresì agli operatori del settore di conoscere, altrettanto celermente, il profilo sanitario dei pazienti.
Data: 26/7/2018